Coronavirus. Algieri: “molte aziende hanno scelto di chiudere”
Il Presidente di Confcommercio Calabria comunica le decisioni adottate dal mondo delle imprese dopo il varo del Decreto Conte per contenere il diffondersi del virus: “Una scelta di responsabilità”. E lancia un appello alla politica: “Santelli vari urgentemente la sua Giunta e chieda di essere nominata commissario all’emergenza”.
Come stanno vivendo le imprese calabresi l’emergenza Coronavirus?
Quella che stiamo vivendo è una situazione critica. Molte strutture ricettive, ristoranti, negozi di abbigliamento, da Altomonte a Cosenza passando per Corigliano e il tirreno, Catanzaro, Reggio e tante altre città calabresi, da oggi rimarranno chiusi non solo per i cali repentini di fatturato ma soprattutto come senso civico di responsabilità per far fronte al diffondersi del virus.
Quali effetti sta avendo sulla tenuta economica delle aziende?
Ovviamente gravi. I cali di fatturato, le numerose disdette stanno mettendo in ginocchio le nostre imprese e in seria crisi la tenuta economica dell’intero paese. Servono immediatamente atti concreti per impedire il collasso economico. Noi come associazione di categoria siamo pronti a supportare il Governo Regionale nella definizione delle azioni da intraprendere.
Quali misure sono state adottate dai singoli imprenditori per prevenire possibili contagi?
Nel pieno senso di responsabilità gli imprenditori della nostra Regione hanno adottato tutte le misure previste dai decreti emanati dal Governo. In tantissimi come ho detto in precedenza hanno volontariamente deciso di chiudere le proprie attività andando incontro anche a gravi conseguenze economiche.
Cosa chiedete alla politica e alle istituzioni regionali? e nazionali per contenere gli effetti economici sul sistema imprenditoriale calabrese?
Una sola parola responsabilità a tutti i livelli. Alla governatrice Santelli chiediamo di essere forte anche nel prendere decisioni drastiche. Ma prima di tutto è importante dotare la nostra Regione di una Giunta che possa essere immediatamente operativa per fronteggiare l’attuale crisi. Mettendo da parte velocemente le tensioni interne alla maggioranza. La Calabria ha bisogno di un Governo regionale autorevole e pienamente operativo.
Quali potrebbero essere le misure che ritenete necessarie?
A livello strategico serve un piano immediato per la sanità. Il rischio che si corre è il collasso dell’intero sistema. Sarebbe il caso che la Presidente Santelli chiedesse al Governo di essere nominata come commissario straordinario con pieni poteri, come successo ad esempio in Liguria durante le vicende del crollo del ponte Morandi, in modo da poter agire con celerità. Nella nostra regione tante sono le strutture che potrebbero essere utilizzate per fronteggiare l’emergenza strutture pesantemente indebolite dai tagli degli ultimi anni e che potrebbero tornare pienamente funzionanti. Un esempio su tutte quella di Mariano Santo a Cosenza.
A livello economico servono subito misure specifiche, interventi più complessivi che, anche in termini di risorse stanziate, tengano conto dell’ampiezza dei territori investiti dagli effetti economici dell’emergenza Coronavirus e del suo impatto su intere filiere. Penso ai settori del turismo, ai pubblici esercizi, ai trasporti, alla logistica. Nell’immediato quello che occorre proroga delle scadenze fiscali, contributive e delle utenze, ma anche velocizzazione dei rimborsi dei crediti fiscali, accelerazione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, agevolazioni per le locazioni commerciali. Occorrono anche moratoria dei mutui bancari ed attivazione del fondo centrale di garanzia; utilizzazione degli strumenti del fondo di integrazione salariale e della cassa in deroga anche per i dipendenti delle micro e piccole imprese.
È infine importante che tutte le misure che verranno messe in atto siano monitorate dalle Prefetture in modo che si vigili sull’effettivo adempimento delle stesse.