Settore auto: allarme di Confcommercio. A rischio la filiera automotive
Il comparto dell’automotive – circa 125.000 imprese in Italia, con quasi 450.000 addetti e un fatturato di circa 100 mld, ossia quasi il 6% del nostro PIL – rischia di subire un pesantissimo contraccolpo per il lockdown di questi mesi con la perdita, nel periodo marzo-maggio, di quasi 300.000 vendite di vetture nuove ed almeno altrettante usate”.
Per il 2020 si prevede un calo del 45% sulle immatricolazioni rispetto al 2019 che passerebbero così da 1,9 mln a poco più di 1 milione. Un vero e proprio crollo che metterebbe a rischio la sopravvivenza del settore con inevitabili conseguenze anche sull’occupazione.
#CONFCOMMERCIO #Mobilità chiede:
• un contributo all’acquisto di auto nuove, non solo elettriche, da articolare come bonus rottamazione per favorire il ricambio del parco circolante, tra i più vetusti d’Europa;
• la definitiva eliminazione del superbollo
• la forfettizzazione dell’IPT ai livelli minimi e uguali su tutto il territorio.
Per le utenze aziendali, infine, portare la detraibilità dell’IVA, oggi al 40% salvo alcune eccezioni, fino al 100%, come peraltro avviene negli altri paesi europei.